Appello per un'Altamura nuova - altamura2001

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         Appello per un?Altamura nuova - altamura2001

L?inadeguatezza delle forme della rappresentanza politica ed amministrativa rispetto alle trasformazioni economiche, sociali e culturali in atto si fa di giorno in giorno piC9 drammatica. Il fenomeno C( nazionale, ma nella nostra cittC esso assume caratteri specifici di tale evidenza che lo aggravano ulteriormente. In nessun?altra cittC le forme organizzative di partito sono rimaste cosC, bloccate, cosC, culturalmente incapaci di rispondere adeguatamente a vecchie e nuove esigenze dei cittadini, delle forze imprenditoriali, culturali e sociali del territorio; cosC, ingessate in logiche centralistiche e settarie che credevamo inesorabilmente appartenenti al passato. In nessun?altra cittC appaiono cosC, vistosi ed allarmanti ritardi ed inefficienze della Pubblica Amministrazione, cosC, inadeguati i tentativi di risposta alle grandi e piccole sfide dell?immigrazione, del disagio giovanile, delle crisi ambientali, della scuola e della formazione, dell?economia globalizzata ed informatizzata, del degrado civile e sociale, della domanda di strutture, spazi e servizi aperti alla fruizione collettiva ed alla partecipazione dei cittadini. Sembra che le forze partitiche, chiuse a quanti non rientrino nella ristretta cerchia di intimi e fedelissimi, si aggreghino o disaggreghino su tutto fuorchC) su questi temi, che le coalizioni nascano o muoiano non sui contenuti, ma sulla conservazione di piccoli apparati o di piccole carriere personali; tutto si riduce nella conversazione tra pochi addetti ai lavori. Tanto piC9 si parla di programmi e di contenuti, tanto minore C( la concreta volontC di realizzarli. L?interesse di tutti interessa davvero a qualcuno?! Quand?anche, in qualche singola forza politica o singolo esponente politico, emerge la consapevolezza dell?assoluta necessitC di proporre alla cittC un concreto e radicale piano di riforme e di sviluppo civile, questa finisce per inaridirsi in estenuanti contese o per esprimersi in modo tardivo, confuso e contraddittorio, finisce per tradursi in iniziative inutili ed occasionali. Sono mancate le parole e le idee chiare; anzi, su molte questioni, sono mancate del tutto le parole e le idee. Che cosa aspettiamo allora? Che un centrodestra caotico ed inaffidabile si proponga per altri quattro anni alla guida della cittC ? Che cosa aspettiamo? Che questo centrosinistra si dissolva completamente nelle rivalitC personali e nella sterile ricerca di un leader? Che cosa aspettiamo ancora? Che una politica delle marionette e delle ambizioni personali occupi definitivamente lo spazio un tempo assegnato alla ragione, alle idealitC , alla passione ed alla partecipazione dei cittadini, ai progetti ed alle realizzazioni? Che cosa aspettiamo? Che scribi e farisei locali continuino a discutere di questo o quel successo elettorale, di posti di potere occupati o da occupare, mentre carovane di elettori si muovono verso l?astensione, verso l?indifferenza, lontani dall?impegno civile? Che cosa aspettiamo? Che tutti si convincano davvero che le cose non cambiano, i metodi restano sempre gli stessi ed i soliti pochi continuano comunque a fare i loro affari? L?aspetto piC9 desolante della situazione altamurana C( che tutti, del ceto politico, sembrano d?accordo nell?aspettare. Aspettare cosa? Non lo capiamo. E? necessario allora uscire velocemente da questo appiattimento. E per fare questo bisogna mirare alto. Serve un metodo di governo fatto di capacitC , di sensibilitC e di scelte coraggiose. Serve un piano di sviluppo civile che punti ad una migliore qualitC della vita per tutti e non solo ad una vita di qualitC riservata a pochi: attraverso una migliore organizzazione e modernizzazione tecnologica dell?apparato istituzionale ed amministrativo, la valorizzazione dell?impegno e delle professionalitC degli altamurani, il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative; attraverso infrastrutture e servizi adeguati alle effettive necessitC dei cittadini e non agli interessi di pochi; attraverso investimenti massicci nella formazione e nella ricerca per nuovi percorsi professionali e mestieri; attraverso il rispetto della legalitC e degli interessi collettivi, la valorizzazione e l?apertura alla fruizione collettiva di tutti gli immobili di interesse pubblico; attraverso il sostegno alle attivitC di volontariato e del settore no profit, il ricorso a forme di cooperazione pubblico-privato; attraverso la difesa del territorio e dell?ambiente da tutte le forme di speculazione e di distruzione, una crescita urbana programmata e qualificata, la piena attuazione delle destinazioni urbanistiche di piano, l?effettiva realizzazione di tutte le opere primarie e secondarie di urbanizzazione. Per fare questo non C( piC9 sufficiente piangere, lamentarsi, disperarsi e recriminare se un territorio C( quotidianamente saccheggiato, se dilagano forme di inciviltC , intolleranza, di teppismo o delinquenza di ogni genere, se l?unico teatro cittadino C( chiuso da dieci anni, se mancano spazi verdi, se mancano servizi e strutture a disposizione della collettivitC ... mentre il tormentone partitico continua e lascia imputridire la nostra cittC . Diciamo la veritC : di chi C( la colpa di tutto questo. Sono solo amministrazioni fatiscenti e distratte i colpevoli? Solo una classe politica mediocre e sterilmente rissosa, priva di di idee e passioni? O questo non C( anche il risultato ovvio di scelte da tutti noi fatte in questi anni? E? giunto il momento, allora, di un impegno diretto di noi cittadini. Spetta a noi scegliere la qualitC dello sviluppo che vogliamo e su cui intendiamo impegnarci. Spetta a tutti noi prendere cura delle cose che a noi stanno a cuore e che non hanno sinora trovato un?adeguata risposta nel funzionamento della politica altamurana. Spetta a noi prendere l?iniziativa e proporre un piano di sviluppo civile adeguato alle nostre esigenze di cittadini. Vogliamo dare inizio ad nuova iniziativa politica e civile che sia un segno di speranza, di libertC e di responsabilitC ; si vuole caratterizzare non nei toni della rissa o della critica inconcludente, ma nella proposta di concrete prospettive di cambiamento per la cittC . Un?iniziativa autenticamente libertaria ed aperta alla partecipazione di tutti.

Chiunque voglia sottoscrivere questo appello o sia interessato o voglia aderire a questa nuova iniziativa che punta alla costruzione di una cittC aperta a tutti ed a disposizione di tutti puC2 contattarci ai seguenti indirizzi: lacittaditutti@hotmail.com (la a va scritta senza accento) oppure Movimento cittadino per la costruzione di una cittC di tutti - altamura2001 C.so Federico II di Svevia n. 90 (recapito provvisorio c/o Associazione culturale Piazza) 70022 Altamura

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http://www.camera.it/chiosco.asp?content=/_dati/leg13/lavori/stenografici/btestiatti/4-31568.htm

Interrogazione a risposta scritta 4-31568 presentata da TATARELLA lunedC, 25 settembre 2000 nella seduta n.776

TATARELLA. - Al Ministro per i beni e le attivitC culturali. - Per sapere - premesso che: il teatro B+MercadanteB; di Altamura, bene d'interesse storico, C( chiuso da oltre 10 anni; allo stato delle cose il consorzio di privati che si definisce proprietario non sembra in grado di garantire la riapertura dell'immobile e neppure la sua conservazione; la sovrintendenza di Bari, giC nel 1997 aveva riscontrato lo stato di compromissione dell'edificio ed un avanzato stato di degrado, invitando il consorzio a predisporre un progetto di restauro conservativo; ai sensi del Testo Unico in materia di beni culturali e ambientali, (decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490) B+i beni culturali possono essere espropriati dal ministero, per causa di pubblica utilitC , quando l'espropriazione risponda ad un importante interesse e a migliorare le condizioni di tutela ai fini del godimento pubblico dei beni medesimiB;; con decreto 16 aprile 1984 il ministero dei beni culturali ha dichiarato il Mercadante B+bene d'interesse particolarmente importanteB;; il comune di Altamura ha chiesto tre mesi fa a codesto ministero di avviare la procedura d'espropriazione; la richiesta C( stata votata all'unanimitC dal consiglio comunale ed C( stata appoggiata da una petizione firmata da oltre 6.000 cittadini; ciC2 nonostante, ad oggi, codesto ministero non sembra aver accolto la richiesta del comune di Altamura; il POR 2000 della regione Puglia ha destinato 300 miliardi per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale; il completamento della procedura espropriativa consentirebbe al comune di Altamura di utilizzare i fondi regionali -: la ragione per la quale codesto ministero non abbia ancora avviato la procedura espropriativa; cosa osti all'accoglimento della richiesta del comune di Altamura; se non ritenga di adottare i necessari provvedimenti con la necessaria urgenza, per consentire al comune di Altamura di utilizzare i fondi regionali messi a disposizione per la tutela del patrimonio culturale.(4-31568)



-- Movimento Politico La CittC di Tutti (lacittaditutti@hotmail.com), November 01, 2000

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